giovedì 27 marzo 2008

Corropoli: La tradizionale processione del martedì di Pasqua

In una atmosfera fredda, ma carica di profondi sentimenti religiosi e di rinnovata spiritualità si è svolta a Corropoli, sotto una pioggia insistente, la tradizionale processione del martedì di Pasqua ricorrenza molto sentita da tutti i corropolesi vicini e lontani che, nonostante le intemperie, sono accorsi numerosi all’importante evento. Nel paese in cui si trova il bellissimo Santuario Mariano dedicato alla Madonna del Sabato Santo che mosse miracolosamente gli occhi davanti ai fedeli che erano in preghiera nel corso del primo conflitto bellico del 1915-18 si respirava una fede intensa ed incrollabile verso Maria a cui tutti indistintamente nel piccolo centro vibratiano sono intimamente devoti.
La processione, che ha visto la partecipazione di Sua Eccellenza Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo, ha mostrato, ancora una volta, quanto sia forte e duraturo il legame tra la Madonna del Sabato Santo e i corropolesi. Tuttavia giova nella circostanza ricordare l’iter che caratterizza questa storica processione. Ad uscire per prima è stata la statua di San Giovanni, portata a spalla e di corsa, dalla Confraternita di San Giuseppe composta dai seguenti effettivi: il direttore Novello Pompeo, Biagio Cascioli, Francesco Iustini, Gabriele Cardelli, Francesco Cardelli, Gianluca Cardelli, Claudio Bolis, Abramo Ricchioni, Cristian Rotini, Luciano Falò, Massimiliano Pantoli, Andrea Sammassimo, Annunzio Manucci, Spartaco Felice, Nicola Cascioli, Silvio Di Saverio, i fratelli Sergio e Vittorio Di Egidio, Giovanni Alfonsi, Ezio Cicchetti, Angelo Pantoli, Marco Piozzi, Umberto D’Annuntiis, Giuseppe Pantoli, Devis Bolis, Emidio Ruggeri, Valerio Balloni e Ripani Cesare. Successivamente raggiunta la piazza principale del paese, precisamente quella di "Piè di Corte", sempre a tutto andare, immediatamente dopo aver "osservato" che nella zona non c’era alcun nemico del Cristo, la statua di San Giovanni è ritornata davanti alla chiesa per annunziare la lieta notizia alla Madonna che stava aspettando all'ingresso del Santuario. Ed ecco allora che la Processione è continuata lentamente per le vie principali del paese ed il parroco Don Ivo Di Ottavio dopo aver tolto il velo nero dal capo della statua della Madonna del Sabato Santo, ha posto sulla stessa la corona d'oro con diamanti che rappresenta il momento più emozionante e significativo di tutta la processione. Ad accompagnare musicalmente quest’ultima come accade oramai da tanti anni la banda di Ancarano. Il tutto si è concluso con il rientro delle tre statue della Madonna, del Cristo Risorto e di San Giovanni nel caratteristico ed immancabile fragore dei fuochi d’artificio.
In ultimo ricordiamo che i festeggiamenti in onore della Madonna del Sabato Santo si terranno il prossimo 21 maggio.

Gianluigi Mucciaccio

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